:botte:ROMA, 8 gennaio - Un anno e sei mesi a Luciano Moggi, un anno e due mesi ad Alessandro Moggi. il primo per le pressioni nei confronti dei calciatori Emanuele Blasi e Nicola Amoruso; il secondo nei confronti dei calciatori Victor Budiansky e Ilia Zetulayev. Tutti assolti gli altri imputati: Davide Lippi, Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo. Questa la sentenza del Processo Gea. La condanna arriva per «Concorso in violenza privata e tentata violenza privata». :botte:Siccome i fatti per i quali sono stati condannati risalgono ad un'epoca precedente al maggio 2006 e, pertanto, coperti da indulto, non ci sarà nessuna conseguenza pratica per i condannati, per i quali il collegio presieduto da Luigi Fiasconaro ha disposto la sospensione della pena.:botte:
CADUTA L'ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE - Per i sei imputati la pubblica accusa aveva chiesto, nell’udienza dell’11 novembre 2008, pene che vanno dai 6 anni (Luciano Moggi) agli 8 mesi (Gallo) di reclusione; 5 anni chiesti per Alessandro Moggi, 3 anni e mezzo per Zavaglia, 2 anni e 4 mesi per Ceravolo, 16 mesi per Davide Lippi. La principale tesi dell'accusa del pm Luca Palamara - quella dell'associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza con minacce a violenza, alla base delle pressioni che avrebbe esercitato la Gea sui calciatori - è caduta, come si evince dalla lettura della sentenza pronunciata in aula, dopo due ore e mezzo di camera di consiglio, dal presidente della decima sezione penale, Luigi Fiasconaro.
PM PALAMARA: «ASPETTO LE MOTIVAZIONI» - «Rispettiamo la decisione dei giudici e aspettiamo le motivazioni della sentenza per capire qual è stato il loro percorso argomentativo». È il commento del pubblico ministero Luca Palamara dopo la lettura del dispositivo della sentenza.
La mattinata si era aperta con l'arringa dell'avvocato Franco Coppi, difensore di Davide Lippi, che aveva chiesto per il suo assistito l'assoluzione con formula piena (perché il fatto non sussiste per tutti i capi d'imputazione). L'udienza è proseguita con le conclusioni dell'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Moggi, che aveva chiesto anch'essa l'assoluzione piena per il suo assistito perché il fatto non sussiste («È come se si venisse processati per un fallo di gioco»). Pochi minuti dopo le 12 i giudici si sono ritirati in Camera di Consiglio.:ehe:
CADUTA L'ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE - Per i sei imputati la pubblica accusa aveva chiesto, nell’udienza dell’11 novembre 2008, pene che vanno dai 6 anni (Luciano Moggi) agli 8 mesi (Gallo) di reclusione; 5 anni chiesti per Alessandro Moggi, 3 anni e mezzo per Zavaglia, 2 anni e 4 mesi per Ceravolo, 16 mesi per Davide Lippi. La principale tesi dell'accusa del pm Luca Palamara - quella dell'associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza con minacce a violenza, alla base delle pressioni che avrebbe esercitato la Gea sui calciatori - è caduta, come si evince dalla lettura della sentenza pronunciata in aula, dopo due ore e mezzo di camera di consiglio, dal presidente della decima sezione penale, Luigi Fiasconaro.
PM PALAMARA: «ASPETTO LE MOTIVAZIONI» - «Rispettiamo la decisione dei giudici e aspettiamo le motivazioni della sentenza per capire qual è stato il loro percorso argomentativo». È il commento del pubblico ministero Luca Palamara dopo la lettura del dispositivo della sentenza.
La mattinata si era aperta con l'arringa dell'avvocato Franco Coppi, difensore di Davide Lippi, che aveva chiesto per il suo assistito l'assoluzione con formula piena (perché il fatto non sussiste per tutti i capi d'imputazione). L'udienza è proseguita con le conclusioni dell'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Moggi, che aveva chiesto anch'essa l'assoluzione piena per il suo assistito perché il fatto non sussiste («È come se si venisse processati per un fallo di gioco»). Pochi minuti dopo le 12 i giudici si sono ritirati in Camera di Consiglio.:ehe: