Lotta contro il Canone RAI ADESSO BASTA!

Woldemort

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11 Maggio 2007
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Ebbene ragazzi leggetevi questa citazione presa dal sito ADUC che da qualche anno combatte contro labolizione di questa tassa!!!

Se la Rai, il Governo ed il Parlamento non rispettano le leggi, perche' dovrebbero farlo gli utenti della Rai continuando a pagare il canone-imposta sulla tv?
Da anni siamo impegnati per l'abolizione di questa imposta e abbiamo sempre invitato i contribuenti a rispettare la legge pagando l'odioso balzello se in possesso di un apparecchio televisivo. Da troppo tempo, pero', e' imbarazzante invocare questo rispetto, quando sono le istituzioni per prime a violare la legge. Ecco l'elenco di alcune delle violazioni piu' eclatanti che riguardano la tv di Stato:
  • mancato funzionamento della Commissione parlamentare di vigilanza Rai, cioe' il controllo del legislatore (e quindi del popolo italiano) sull'operato dell'informazione di Stato;
  • la Rai non ha ancora pubblicato sul proprio sito l'elenco delle consulenze esterne e relativi compensi in violazione della legge n. 244/2007 e della circolare DPCM 16/3/07. Anche una interrogazione parlamentare e un esposto alla procura della repubblica non hanno per il momento dato alcun risultato;
  • la Rai impedisce ai cittadini di disdire il canone, ignorando le richieste di suggellamento e di disdetta;
  • richieste intimidatorie e continue di pagamento del canone da parte della Rai a coloro che non hanno un apparecchio televisivo;
  • condotta truffaldina da parte di incaricati Rai che, intrufolandosi nelle case dei contribuenti in modo arrogante e spesso irrispettoso, invitano chi e' sprovvisto di tv a firmare dichiarazioni di possesso di apparecchi televisivi spiegando che si tratta solo di una 'firma per ricevuta' o per presa visione;
  • da tre anni i Governi di ogni colore non rispondono a numerose interrogazioni parlamentari e un interpello dell'Agenzia delle Entrate su quali apparecchi, oltre al televisore, sono soggetti al canone. Ma la Rai richiede illegittimamente alle famiglie (ma, chissa' perche', non alle imprese!) il pagamento del canone anche per il possesso di un pc, di un cellulare o di altri apparecchi non televisivi;
  • violazione delle norme sulla pluralita' dell'informazione: la Rai offre spazi record al Governo e ad alcune forze politiche, censurandone altre, come recentemente ribadito dall'Autorita' per le garanzia nelle comunicazioni (e non e' la prima volta);
  • mancata attuazione della legge che prevede l'esenzione dal canone per i cittadini ultrasettantacinquenni con reddito minimo;
  • mancata attuazione del contratto di servizio che prevede la realizzazione di una struttura dedicata all'informazione sulle liberta' fondamentali e le questioni umanitarie.
  • mancata attuazione del contratto di servizio relativo relativo alla predisposizione di almeno il 60% del proprio palinsesto degli strumenti per ciechi e sordi.
  • mancata attuazione del parametro di valutazione sulla qualita' dei programmi (Qualitel).
  • mancato inserimento del palinsesto in rete.
  • mancato inserimento nei programmi delle tribune elettorali al di fuori delle campagna elettorali e dei messaggi autogestiti.
Fino a quando non sara' ristabilita' la legalita', invitiamo tutti i contribuenti ad aderire all'iniziativa "Disdici il canone Rai".
Non invitiamo i cittadini a partecipare a "scioperi" o a sospendere i pagamenti, in quanto sarebbero sanzionati con multe fino a 600 euro. Invece li informiamo su come disdire legalmente il canone.

Per prima cosa, e' bene tenere presente che il cosiddetto canone di abbonamento Rai e' in realta' un'imposta sul possesso del televisore, dovuta indipendentemente dal fatto che si guardino o meno i programmi della tv di Stato. Per non finanziare piu' la tv di Stato, il contribuente dovra' chiedere il suggellamento del proprio televisore, oppure denunciarne la cessione a terzi (regalo, vendita, rottamazione, furto etc.).
Il suggellamento, contrariamente alla cessione, permette di disdire il canone senza disfarsi definitivamente dell'apparecchio. In passato, le autorita' lo "suggellavano" fisicamente in un sacco di iuta, ma oggi accade di rado. Di fatto, il suggellamento e' divenuto un impegno dell'utente a non utilizzare l'apparecchio televisivo.
La disdetta puo' essere effettuata in qualsiasi periodo dell'anno, e vale a partire dall'anno successivo (o dal semestre successivo, nel caso di pagamenti semestrali).

Attenzione:

  • questo non e' un invito ad evadere il canone.
  • se si utilizza un qualsiasi apparecchio televisivo in casa propria dopo la disdetta, si evade il canone Rai. Visto che e' praticamente impossibile per le autorita' accertare l'infrazione, sta al singolo contribuente rispettare gli impegni presi con le istituzioni -si', proprio quelle istituzioni che se ne fregano della legge.
  • qualora le autorita' si presentassero per suggellare fisicamente il televisore in un sacco di iuta (evento ormai raro), non e' in alcun modo obbligatorio far entrare alcuno in casa propria; ci si potra' limitare a mettere l'apparecchio a disposizione fuori dalla porta, per poi riprenderselo una volta insaccato e sigillato.
  • va da se' che disdire attraverso il suggellamento o la cessione di un vecchio televisore inutilizzato mentre in casa ce ne sono altri, costituisce evasione del canone Rai. Visto che e' praticamente impossibile per le autorita' accertare questo tipo di comportamento, sta al singolo contribuente rispettare gli impegni con le istituzioni -si', proprio quelle istituzioni che se ne fregano della legge.
  • nessuno ha il diritto di entrare in casa vostra senza il vostro esplicito consenso se non provvisto di mandato di perquisizione firmato da un magistrato (un po' difficile da ottenere, e ancor piu' ridicolo da chiedere, per "sospetta evasione del canone Rai"). Pertanto, qualora un incaricato Rai (evento raro) o la Guardia di Finanza (evento di cui non abbiamo ancora avuto notizia) si presentasse all'uscio di casa per accertarsi che non stiate guardando la tv, non c'e' alcun obbligo di spalancare la porta.
  • non firmare mai niente se offerto da incaricati Rai (spesso fanno firmare dichiarazioni di colpevolezza spacciandole per "presa visione").
  • ovviamente si dovra' disdire anche Sky, Mediaset Premium, La7 Cartapiu', ed affini;
  • nel caso riprendesse a guardare la tv, il cittadino onesto dovra' riabbonarsi (la cifra dovuta variera' a seconda del mese in cui si procede). In caso di ritardo del pagamento (ritardo che la Rai dovra' eventualmente dimostrare), sono dovute delle sanzioni:
    - ritardo inferiore ai trenta giorni, sanzione amministrativa pari a Euro 4,16;
    - ritardo superiore a trenta giorni, la sanzione ammonta a Euro 8,33;
    - ritardo superiore ai sei mesi, oltre a Euro 8,33, si dovranno pagare gli interessi di mora, attualmente determinati nella misura dell' 1,375% per ogni semestre compiuto (spese di procedura e notifica a parte).
    Sia chiaro: quel cittadino che, pizzicato a guardare la tv in casa propria da un incaricato Rai, mentisse sul periodo in cui non ha pagato il canone (magari affermando di aver acquisito o utilizzato il tv da soli due giorni) non solo violerebbe il Regio decreto legge n. 246/1938, ma soprattutto mancherebbe di rispetto alle istituzioni -si', proprio quelle istituzioni che se ne fregano della legge.
  • armatevi di pazienza, la Rai fara' di tutto per ostacolare la disdetta! In alcuni casi, ignorera' la richiesta e continuera' a chiedere il pagamento del canone come niente fosse. In altri casi, inviera' un modulo da compilare, affermando che senza di esso la disdetta non puo' essere accolta. In entrambi i casi, la Rai viola la legge! Per disdire il canone e' sufficiente seguire le istruzioni contenute nel nostro modulo! QUI come difendersi se la Rai superasse la vostra soglia di tolleranza ai soprusi e all'arroganza della Pubblica Amministrazione.
 

MattiaM91

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10 Aprile 2009
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Nibelheim
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ma magari lo togliessero, anche perchè io guardo solo mediaset, la rai nn esiste proprio per me, e non vedo perchè devo pagare per canali che nn guardo e che ne farei davvero a meno...
 

Woldemort

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cè un modo per liberarsene legalmente con i pro e contro ovviamente... ma il sito in questione si sta battendo molto per combattere questo cancro che avvolge l'italia solo da noi accadono queste cose... ci sono voluti 5 anni per far capire alla gente che siamo gli unici in europa che paga le commissioni sulle ricariche telefoniche... dobbiamo svegliarci gente
 

Senryu_91

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11 Luglio 2008
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ottimo!

io non lo pago da un bel pò di tempo, quando ci siamo trasferiti per la prima volta 3-4 anni fà mandammo lettera con su scritto che andavamo all'estero, da allora non abbiamo più avuto nessuna richiesta LOL :ehe:
 

Adriantaps

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13 Giugno 2009
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Aldilà
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Sottoscrivo in pieno alla protesta, con me si sfonda una porta aperta, in quanto sono un accanito "non pagatore del canone rai" ed invito tutti gli italiani a seguire il mio esempio, non si può sottostare a leggi ingiuste promulgate da fuorilegge, questa dovevrebbe essere la norma in un paese civile e "normale"...
Ma purtoppo con la politica "di nani e ballerine" in cui ci troviamo ci tocca combattere per avere giustizia e non farci derubare da questo "pizzo" statale...
Io quando mi arrivano i solleciti li prendo e li butto nel cesso senza passare dal via... poi i solleciti stessi denotano una stupidità ed ignoranza intrinseca che lasciano di stucco... esordiscono con frasi assurde e ridicole tipo "Ci risulta che lei non è ancora abbonato al canone rai, e per tanto la invitiamo a regolarizzarsi", ma dico io questa frase non sta giuridicamente in piedi di per sè, perche se io "non risulto abbonato" evidentemente è perche non ho voluto abbonarmi, quindi seguendo questa logica semplicemente non gli devo nulla... è come se mi arrivasse un avviso simile chessò... da Sky o Fastweb... assurda la cosa no?
E ad evidenziare la loro malafede ci si mettono anche gli incaricati che mandano in giro per le case per impressionare la gente, che usano frasi del tipo "lei non risulta pagatore dal 2003, potrà regolarizzarsi pagando almeno da questo anno a seguire"... altra frase senza senso, perche se io ho un credito legittimo verso una persona e vado a rivendicarlo in maniera "lecita" io esigo che TUTTO il debito nei miei confronti venga saldato, e non punto solo a raccimolare il raccimolabile, ma evidentemente anche loro sanno che stanno semplicemente cercando di ESTORCERE illegalmente denaro ai cittadini e allora ci vanno un po con la coda di paglia... o almeno e quello che è successo un paio di volte a me... io li mando regolarmente via a bocca asciutta e con la coda tra le gambe e dopo avergli fatto il presente "cazziatone", posso assicurarvi che di solito ci vado giù davvero pesante, al punto che la mia ragazza gli fa pena l'incaricato, ma quando ci vuole ci vuole, non è facile derubarmi, devono impegnarsi di più e non basta mandarmi il ciucciamentine di turno per convincermi a dargli i miei sudati soldi...
Poi per il fatto per cui non gli dobbiamo tecnicamente nessun canone per giustificare il "mancato servizio di TV pubblica" non mi dilungo in questo post perchè avrei troppe cose da dire, e vi rimando tutto alla prossima puntata...:botte:
 
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Senryu_91

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11 Luglio 2008
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E' una tassa illecita, simile di fatto all'imposta sui redditi negli USA xD
 

Woldemort

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11 Maggio 2007
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Porta in Sudafrica il televisore La Rai: «Deve pagare il canone»

Vivere da anni in Sudafrica e dover pagare l'abbonamento Rai. Monica Renzanigo, nata nel 1964 a Savona da padre bergamasco (Angelo, originario di Treviglio e morto dieci anni fa) e mamma tedesca (Margot Frangenberg, vive in città), nell'ottobre del 2006 ha deciso di lasciare Bergamo gettando l'ancora a Gordons's Bay, nota e pittoresca località marina dell'area metropolitana di Città del Capo, in Sudafrica.

L'intenzione era quella di aprire un Bed&breakfast. «Passati pochi giorni dal trasloco - racconta mamma Margot, nella sua casa in città - mia figlia ha inviato una raccomandata allo Sportello abbonamenti tv di Torino per disdettare l'abbonamento Rai, specificando di essersi trasferita in Sudafrica e di aver portato con sé anche il televisore».

Sembrava tutto pacifico sino a poche settimane fa, «quando Monica si è vista recapitare in Sudafrica una notifica da parte di Equitalia per il mancato pagamento del canone Rai relativo al biennio 2007/2008. Al di là della cifra richiesta (circa 240 euro), mia figlia è contrariata perché si trova a dover pagare un servizio di cui non usufruisce».

La signora Margot si è rivolta sia allo sportello Rai in funzione all'Ascom, sia all'Unione bergamasca consumatori in via Tasso. «Ci troviamo davanti all'ennesima situazione incomprensibile - sbotta Angelo Cotti, presidente dell'Ubc -. Forti del parere espresso dal nostro legale, abbiamo consigliato alla signora di non versare assolutamente nulla».

In casa Rai, invece, il punto di vista pare diverso.
Sta di fatto che, dopo aver trasmesso alla Rai, così come mi aveva chiesto il loro funzionario, la certificazione che mia figlia risiede in Africa e non possiede più alcun apparecchio televisivo in Italia, per tutta risposta mi sono vista recapitare a casa mia nei giorni scorsi (ma indirizzata a mia figlia) la richiesta di pagamento per il canone 2009».
 

Lucenet

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6 Febbraio 2012
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è una legge dello stato e va pagato. non c è nulla da fare. in qso periodo di crisi figuguriamoci se lo tolgono
 

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