Grazie all'utilizzo delle GPU NVIDIA e all'ambiente di programmazione CUDA, è stata superata la potenza di calcolo offerta dal processore Cell nella ricerca delle modifiche delle proteine che colpiscono il corpo umano
L'iniziativa Folding@Home creata dalla Stanford University ha raggiunto una nuova schiera di record, grazie all'utilizzo di GPU realizzate da NVIDIA che hanno permesso di elaborare ben 1.25 petaflops, ovvero il 42% del totale potere di lavorazione dell'applicazione che ha come obiettivo quella di capire le modifiche delle proteine che colpisco l'organismo umano.
"Applicazioni come Folding@Home sono solo l'inizio, noi stiamo vedendo ogni giorno sempre più esempi di problematiche risolte da CUDA e dalle nostre tecnologie GPU", ha commentato Michael Steele, General Manager della sezione Visual Consumer Solution di NVIDIA. "Io so che ognuno all'interno di NVIDIA sta seguendo da vicino i progressi del progetto Folding@Home dal rilascio di CUDA per le nostre GPU, e noi ci siamo soddisfatti nel poter osservare quale contributo significativo loro siano in grado di portare".
Il programma Folding@Home distribuito dalla Stanford University è diventato il punto di forza nella ricerca di cure per malattie mortali come il cancro, la fibrosi cistica e il morbo di Parkinson, combinando la potenza di calcolo di milioni di microprocessori per simulare il protein folding. Il progetto Folding@Home è l'ultimo esempio dell'ampio elenco delle applicazioni non-gaming per unità di lavorazione grafiche. Applicando il client Folding@home client su una GPU NVIDIA, le simulazioni protein folding possono essere fatte 140 volte più velocemente rispetto ad alcune tradizionali CPU di oggi.
devastante la tecnologia ...stando seduti sulle proprie poltrone a casa si può aiutare la ricerca ...fa riflettere
ha aggiunto in seguito:
sorry ...ecco il link http://www.gamestar.it/showPage.php...argomento=NVIDIA&masterPage=ngs_articolo.html
L'iniziativa Folding@Home creata dalla Stanford University ha raggiunto una nuova schiera di record, grazie all'utilizzo di GPU realizzate da NVIDIA che hanno permesso di elaborare ben 1.25 petaflops, ovvero il 42% del totale potere di lavorazione dell'applicazione che ha come obiettivo quella di capire le modifiche delle proteine che colpisco l'organismo umano.
"Applicazioni come Folding@Home sono solo l'inizio, noi stiamo vedendo ogni giorno sempre più esempi di problematiche risolte da CUDA e dalle nostre tecnologie GPU", ha commentato Michael Steele, General Manager della sezione Visual Consumer Solution di NVIDIA. "Io so che ognuno all'interno di NVIDIA sta seguendo da vicino i progressi del progetto Folding@Home dal rilascio di CUDA per le nostre GPU, e noi ci siamo soddisfatti nel poter osservare quale contributo significativo loro siano in grado di portare".
Il programma Folding@Home distribuito dalla Stanford University è diventato il punto di forza nella ricerca di cure per malattie mortali come il cancro, la fibrosi cistica e il morbo di Parkinson, combinando la potenza di calcolo di milioni di microprocessori per simulare il protein folding. Il progetto Folding@Home è l'ultimo esempio dell'ampio elenco delle applicazioni non-gaming per unità di lavorazione grafiche. Applicando il client Folding@home client su una GPU NVIDIA, le simulazioni protein folding possono essere fatte 140 volte più velocemente rispetto ad alcune tradizionali CPU di oggi.
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