Siamo oramai prossimi ad uno tra gli eventi videoludici più importanti dell'anno: la Games Convention di Lipsia che da qualche anno ha assunto nel panorama mondiale una posizione di spicco, raggiungendo, specialmente in termini di mole d'annunci e presentazioni, la kermesse losangelina.
Durante questo primo giorno d'apertura, ancora in tempo d'allestimento per quasi tutti i padiglioni, Everyeye è riuscita ha sbirciare dietro le quinte della manifestazione, riuscendo a mettere le mani, in particolare, su una versione dimostrativa di PES 09.
La demo -in versione Xbox 360- consentiva la prova di sole sei squadre: Argentina, Brasile, Italia, Francia, Portogallo e Croazia.
Prima di proseguire nell'analisi di quanto provato è doveroso premettere che le nostre aspettative -sia passate che future- sono state e rimangono comunque limitate, filtrate dei risultati deludenti degli ultimi anni.
Con il bagaglio ludico derivante soprattutto dall'esperienza di PES 08 l'impatto con questa nuova versione è spiazzante, fortunatamente in senso positivo.
Il primo aspetto venuto a galla da questa prova con mano è la riduzione drastica della velocità di gioco: il campo, finalmente, sarà calcato da atleti umani piuttosto che da stalloni da corsa.
Lo stesso si può dire dei passaggi, non più fulminei ed incontrollabili ma adeguati ad un ritmo di gioco finalmente accettabile; va aggiunto, proprio riguardo alla fase di costruzione, che gli scambi risultano meno telecomandati e di più facile intercettazione da parte delle difese, il che aumenta sensibilmente il realismo dell'azione.
E' stato oltretutto reinserito il passaggio manuale effettuabile tramite stick destro, in modo da permettere una maggior libertà sia nel caricamento della potenza sia nel direzionamento.
Rimanendo in ambito comandi è importante sottolineare che finalmente è stata aggiunta la possibilità di modificare la funzione di ogni tasto del pad in maniera separata per attacco e difesa, ovvero sarà possibile utilizzare, ad esempio per il tackle, un tasto diverso da quello del cross.
Procedendo in un'analisi strettamente legata alla velocità di gioco segnaliamo che non si sono notate grandi differenze (in termini di doti atletiche) tra i giocatori; nel match Argentina – Portogallo, ad esempio, sia Messi che Cristiano Ronaldo non si sono mostrati capaci di fare la differenza sfruttando la loro velocità e le loro doti tecniche.
Questo aspetto da un lato è senza alcun dubbio un bene, e, tradotto, significa che non avremo più a che fare con calciatori-superman infermabili; dall'altro lato, tuttavia, non vorremmo (il condizionale è d'obbligo data la breve durata della prova) tutto ciò portasse ad un eccessivo appiattimento capace di annullare le differenze essenziali per rendere interessante una partita.
In poche parole, in una sfida di puro scatto e velocità, ad esempio, Messi deve vincere se di fronte si trova un giocatore come Toni o Materazzi.
Proseguendo in una serie di partite abbiamo inoltre notato che la complessiva diminuzione di velocità ha intaccato anche la reattività dei calciatori nel controllo della palla e nell'effettuare rapidi cambi direzionali: questi due fondamentali ora paiono avvicinarsi ad una concezione maggiormente votata al realismo.
Riguardo al realismo si possono infine notare decisi miglioramenti in alcune componenti fondamentali del gioco: il movimento senza la palla e le conclusioni.
Partendo in ordine inverso possiamo dire che, seppur EURO 2008 presenti ancora una maggior gamma di possibilità realizzative grazie al controllo totalmente manuale, PES 09, pur con qualche semplificazione nel direzionamento delle conclusioni a rete, riesce, grazie ad una maggior focalizzazione sul caricamento del tiro, a rendere lo stesso meno semplice e banale.
Pare inoltre che, a seconda delle capacità del calciatore e specialmente del suo posizionamento rispetto alla palla l'esito del tiro cambi in maniera più marcata rispetto al predecessore; nella nostra prova, utilizzando la stessa potenza di tiro dalla stessa angolazione (accadimento casuale, in realtà N.d.r) Gattuso ha spedito la palla sopra la traversa mentre Cassano nello specchio della porta.
Passando quindi ai movimenti senza la palla possiamo senza ombra di dubbio dire che è questa la parte che ha impressionato maggiormente vista la presenza piuttosto fastidiosa -seppur aggirata per mezzo del supercancel- anche in PES 08 di binari che indirizzavano il giocatore contro la nostra volontà.
In questo nuovo episodio del simulatore calcistico più amato di tutti i tempi il calciatore selezionato sarà completamente libero di muoversi lungo il terreno di gioco, aprendo diverse nuove opportunità al giocatore.
Abbiamo potuto constatare quanto il posizionamento manuale diventi importante in ogni fase del gioco, dalla ricezione di un cross all'intercettazione dei passaggi passando, ovviamente, dal controllo e lo smistamento delle palle alte.
Infine, è stato piacevolmente appurato come la palla non sia più incollata ai piedi del giocatore ma possa sfuggirgli anche semplicemente sbagliando il tempismo in un cambio direzionale mentre incontra un avversario.
Per ora non ci sentiamo in grado di valutare l'intelligenza artificiale della CPU che, almeno nel frangente esaminato, è sembrata un po' disattenta nel posizionamento della linea difensiva ma in compenso molto intelligente nel pressing sul portatore di palla e negli anticipi.
Probabilmente nei prossimi giorni, grazie ad una prova più approfondita nel booth Konami, avremo modo di ampliare questa come altre parti delle quali ancora non abbiamo notizie.
Riguardo l'aspetto tecnico non vi sono note molto positive da segnalare: gli unici miglioramenti visibili riguardano i volti dei giocatori più importanti (resi in maniera molto più realistica) ed alcune nuove ed interessanti animazioni come il controllo di testa a seguire per una palla a mezza altezza.
I modelli degli atleti presentano grossomodo la stessa mole poligonale che già li caratterizzava nel precedente episodio seppur sembrino più credibili grazie ad una introduzione di mappe superficiali e texture di elevata qualità che migliorano in maniera apprezzabile l'impatto visivo.
Le animazioni, ancorchè presenti in quantità elevata, a livello cosmetico risultano ancora inferiori a quelli che, per ora, sono i più diretti concorrenti, FIFA 08 ed UEFA Euro 08 e, soprattutto, non mostrano ancora una fluidità tale da renderle credibili ai livelli -pare assurdo dirlo- del “vecchio” Winning Eleven, in una qualsiasi delle sue incarnazioni.
Il sistema di illuminazione, la grafica piuttosto scarna dei menù e le texture in rappresetanza del campo da gioco -maggior debolezza delle incarnazioni next gen di PES- purtroppo non hanno subito grossi upgrade ed ancora non paiono aver raggiunto uno stato adeguato agli attuali standard tecnici.
Ultima nota positiva riguarda invece la stabilità del motore grafico, molto fluido anche in situazioni particolarmente critiche con 8 – 10 giocatori sullo schermo.
fonte: internet
Durante questo primo giorno d'apertura, ancora in tempo d'allestimento per quasi tutti i padiglioni, Everyeye è riuscita ha sbirciare dietro le quinte della manifestazione, riuscendo a mettere le mani, in particolare, su una versione dimostrativa di PES 09.
La demo -in versione Xbox 360- consentiva la prova di sole sei squadre: Argentina, Brasile, Italia, Francia, Portogallo e Croazia.
Prima di proseguire nell'analisi di quanto provato è doveroso premettere che le nostre aspettative -sia passate che future- sono state e rimangono comunque limitate, filtrate dei risultati deludenti degli ultimi anni.
Con il bagaglio ludico derivante soprattutto dall'esperienza di PES 08 l'impatto con questa nuova versione è spiazzante, fortunatamente in senso positivo.
Il primo aspetto venuto a galla da questa prova con mano è la riduzione drastica della velocità di gioco: il campo, finalmente, sarà calcato da atleti umani piuttosto che da stalloni da corsa.
Lo stesso si può dire dei passaggi, non più fulminei ed incontrollabili ma adeguati ad un ritmo di gioco finalmente accettabile; va aggiunto, proprio riguardo alla fase di costruzione, che gli scambi risultano meno telecomandati e di più facile intercettazione da parte delle difese, il che aumenta sensibilmente il realismo dell'azione.
E' stato oltretutto reinserito il passaggio manuale effettuabile tramite stick destro, in modo da permettere una maggior libertà sia nel caricamento della potenza sia nel direzionamento.
Rimanendo in ambito comandi è importante sottolineare che finalmente è stata aggiunta la possibilità di modificare la funzione di ogni tasto del pad in maniera separata per attacco e difesa, ovvero sarà possibile utilizzare, ad esempio per il tackle, un tasto diverso da quello del cross.
Procedendo in un'analisi strettamente legata alla velocità di gioco segnaliamo che non si sono notate grandi differenze (in termini di doti atletiche) tra i giocatori; nel match Argentina – Portogallo, ad esempio, sia Messi che Cristiano Ronaldo non si sono mostrati capaci di fare la differenza sfruttando la loro velocità e le loro doti tecniche.
Questo aspetto da un lato è senza alcun dubbio un bene, e, tradotto, significa che non avremo più a che fare con calciatori-superman infermabili; dall'altro lato, tuttavia, non vorremmo (il condizionale è d'obbligo data la breve durata della prova) tutto ciò portasse ad un eccessivo appiattimento capace di annullare le differenze essenziali per rendere interessante una partita.
In poche parole, in una sfida di puro scatto e velocità, ad esempio, Messi deve vincere se di fronte si trova un giocatore come Toni o Materazzi.
Proseguendo in una serie di partite abbiamo inoltre notato che la complessiva diminuzione di velocità ha intaccato anche la reattività dei calciatori nel controllo della palla e nell'effettuare rapidi cambi direzionali: questi due fondamentali ora paiono avvicinarsi ad una concezione maggiormente votata al realismo.
Riguardo al realismo si possono infine notare decisi miglioramenti in alcune componenti fondamentali del gioco: il movimento senza la palla e le conclusioni.
Partendo in ordine inverso possiamo dire che, seppur EURO 2008 presenti ancora una maggior gamma di possibilità realizzative grazie al controllo totalmente manuale, PES 09, pur con qualche semplificazione nel direzionamento delle conclusioni a rete, riesce, grazie ad una maggior focalizzazione sul caricamento del tiro, a rendere lo stesso meno semplice e banale.
Pare inoltre che, a seconda delle capacità del calciatore e specialmente del suo posizionamento rispetto alla palla l'esito del tiro cambi in maniera più marcata rispetto al predecessore; nella nostra prova, utilizzando la stessa potenza di tiro dalla stessa angolazione (accadimento casuale, in realtà N.d.r) Gattuso ha spedito la palla sopra la traversa mentre Cassano nello specchio della porta.
Passando quindi ai movimenti senza la palla possiamo senza ombra di dubbio dire che è questa la parte che ha impressionato maggiormente vista la presenza piuttosto fastidiosa -seppur aggirata per mezzo del supercancel- anche in PES 08 di binari che indirizzavano il giocatore contro la nostra volontà.
In questo nuovo episodio del simulatore calcistico più amato di tutti i tempi il calciatore selezionato sarà completamente libero di muoversi lungo il terreno di gioco, aprendo diverse nuove opportunità al giocatore.
Abbiamo potuto constatare quanto il posizionamento manuale diventi importante in ogni fase del gioco, dalla ricezione di un cross all'intercettazione dei passaggi passando, ovviamente, dal controllo e lo smistamento delle palle alte.
Infine, è stato piacevolmente appurato come la palla non sia più incollata ai piedi del giocatore ma possa sfuggirgli anche semplicemente sbagliando il tempismo in un cambio direzionale mentre incontra un avversario.
Per ora non ci sentiamo in grado di valutare l'intelligenza artificiale della CPU che, almeno nel frangente esaminato, è sembrata un po' disattenta nel posizionamento della linea difensiva ma in compenso molto intelligente nel pressing sul portatore di palla e negli anticipi.
Probabilmente nei prossimi giorni, grazie ad una prova più approfondita nel booth Konami, avremo modo di ampliare questa come altre parti delle quali ancora non abbiamo notizie.
Riguardo l'aspetto tecnico non vi sono note molto positive da segnalare: gli unici miglioramenti visibili riguardano i volti dei giocatori più importanti (resi in maniera molto più realistica) ed alcune nuove ed interessanti animazioni come il controllo di testa a seguire per una palla a mezza altezza.
I modelli degli atleti presentano grossomodo la stessa mole poligonale che già li caratterizzava nel precedente episodio seppur sembrino più credibili grazie ad una introduzione di mappe superficiali e texture di elevata qualità che migliorano in maniera apprezzabile l'impatto visivo.
Le animazioni, ancorchè presenti in quantità elevata, a livello cosmetico risultano ancora inferiori a quelli che, per ora, sono i più diretti concorrenti, FIFA 08 ed UEFA Euro 08 e, soprattutto, non mostrano ancora una fluidità tale da renderle credibili ai livelli -pare assurdo dirlo- del “vecchio” Winning Eleven, in una qualsiasi delle sue incarnazioni.
Il sistema di illuminazione, la grafica piuttosto scarna dei menù e le texture in rappresetanza del campo da gioco -maggior debolezza delle incarnazioni next gen di PES- purtroppo non hanno subito grossi upgrade ed ancora non paiono aver raggiunto uno stato adeguato agli attuali standard tecnici.
Ultima nota positiva riguarda invece la stabilità del motore grafico, molto fluido anche in situazioni particolarmente critiche con 8 – 10 giocatori sullo schermo.
fonte: internet