Resistance 2: Rise of Man

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DarkLeon17

"killerman" CAPO Metal Octo..
22 Aprile 2008
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So kaxxi miei
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Maschio
visto ke oggi son buono vi posto quest anteprima:

Resistance 2: Rise of Man
The Rise of Man

Nel bene o nel male Insomniac è destinata a lasciare il segno in questa generazione targata PlayStation 3. Non solo infatti è stata tra le prime Software House a sviluppare per il monolite nero (e probabilmente una delle più esperte), ma ha anche avuto il coraggio di proporre al lancio un brand inedito nel già affollato panorama degli FPS, Resistance: Fall of Man, con tutti i rischi annessi e connessi.
Nonostante fosse uno dei primissimi giochi sviluppati per PlayStation 3, Resistance ha raggiunto sicuramente dei risultati discreti: una modalità multiplayer ben strutturata e divertente, una buona giocabilità e la presenza di armi e mezzi decisamente interessanti i suoi punti di forza. Anche la trama può essere considerata di livello: serrata, coinvolgente e strutturata in modo tale da lasciare una forte curiosità e un senso di incompiutezza tipico delle storie che prevedono un seguito.
Un comparto tecnico non all'altezza è stato sicuramente il suo peggiore difetto, frutto principalmente delle difficoltà che si incontrano a programmare su una console "nuova" (e sappiamo quanti problemi ha creato in tal senso la PlayStation 3). Comunque, nonostante l'aspetto non fosse dei migliori, la sostanza dello sparatutto prodotto da Sony ha reso sicuramente soddisfatti coloro che sono stati capaci di andare oltre le apparenze e lo hanno acquistato.
Dopo quasi due anni però i ragazzi di Insomniac hanno decisamente premuto sull'acceleratore, proponendosi di offrire un seguito che non solo punta a migliorare gli aspetti positivi del suo predecessore, facendo anche scordare quelli negativi, ma che mira a sbaragliare letteralmente tutti i concorrenti (su tutti, Gears of War 2). Questa impresa porta il nome di Resitance 2: The Rise of Man.
La rivincita del genere umano parte esattamente dal punto in cui l'abbiamo lasciata: Nathan Hale, eroico sergente dell'esercito statunitense, dopo aver riconquistato praticamente da solo la Gran Bretagna strappandola alle grinfie dei temibili Chimera (nel primo capitolo della saga), è stato catturato da un non meglio identificato gruppo di soldati che lo stanno trasportando su di un aereo verso quello che si scopre essere un avamposto della Resistenza umana in Islanda.
Arrivati sul posto, però, le cose si fanno subito difficili: infatti, la base viene pesantemente attaccata dalle forze aliene, un attacco da cui il nostro eroe riesce a salvarsi per far ritorno in patria, gli Stati Uniti d'America. Una volta a casa, Nathan si unisce a un programma segreto chiamato "Sentinelle", che coinvolge un gruppo di soldati scelti immuni al virus (anche non è ancora chiaro se questa immunità derivi da una serie di esperimenti mirati da parte degli scienziati oppure sia frutto del caso). Passano due anni e, dopo aver conquistato l'Europa, i temibili Chimera concentrano le loro forze per un massiccio attacco contro gli Stati Uniti d'America, fino a quel momento risparmiati. Il terrore questa volta arriva dal cielo.
Se nel primo capitolo della saga il Sergente Hale si era trovato a dover salvare i cugini d'oltreoceano, in questo secondo episodio egli dovrà lottare per la sopravvivenza della propria patria. La storia si concentrerà esclusivamente sul personaggio di Nathan Hale, e non sarà raccontata da un narratore come avveniva nel primo capitolo della serie.
Allo stato attuale, sono poche le informazioni disponibili: in questo senso, i ragazzi di Insomniac hanno mantenuto un basso profilo senza sbottonarsi troppo, promettendo comunque una longevità oltre la media anche per la modalità campagna a giocatore singolo, la cui durata dovrebbe essere sensibilmente superiore a quella del primo capitolo (che, ricordiamo, constava di circa 12-14 ore di gioco).
Ci si attendono anche sensibili miglioramenti per quanto riguarda il comparto tecnico, che dovrebbe quanto meno stare al passo con i migliori titoli del genere.
Sicuramente, poi, ci saranno nuovi nemici a infestare i campi di battaglia, tra cui non mancheranno boss di fine livello "più grandi di qualsiasi cosa abbiate mai visto su Resistance" (per riportare le parole esatte di Ted Price, CEO nonché fondatore di Insomniac). Un esempio ne sono i Goliath, robot alti ben 45 metri, simili a giganteschi ciber-ragni a 4 zampe, dall'aspetto decisamente minaccioso e dall'arsenale a dir poco terrificante. Pare che questi però potranno essere adeguatamente affrontati con nuove armi e nuovi mezzi, su cui però non si sa ancora nulla di concreto.
Ben poco poi è stato rivelato anche sull'ambientazione del gioco: i campi di battaglia saranno le grandi metropoli americane degli anni '50 che ancora non si sono completamente riprese dalla grande depressione del '29 (ricordiamo che in Resistance la Seconda Guerra Mondiale non ha mai avuto luogo), le campagne e altri posti non meglio identificati. Il denominatore comune, a ogni modo, sarà la sistematica furia sterminatrice dei nemici che, rispetto al capitolo precedente, non intendono affatto conquistare il territorio, bensì distruggerlo (assieme a tutti coloro che vi abitano).


L' Unione fa la forza

Se sulla modalità giocatore singolo si sa poco o niente, ricche sono invece le informazioni (e le novità) che riguardano le diverse modalità multi giocatore. Già nel precedente episodio della saga queste si potevano definire il vero punto di forza del gioco, e sembra che Resistance 2 non faccia eccezione. Innanzitutto la modalità cooperativa si annuncia a dir poco interessante: potrà essere giocata in contemporanea da un massimo otto giocatori, e fino a due su una stessa macchina tramite split-screen. Ciò che però si presenta come una assoluta novità per gli FPS su console è il metodo di implementazione di questa modalità: a essa infatti è stata dedicata una campagna a parte, con una trama propria slegata da quella principale, dove due o più soldati dovranno collaborare per cercare di salvare la propria patria.
La longevità dovrebbe essere assicurata, oltre che dalla durata della campagna (che dovrebbe essere quanto meno simile a quella della modalità a giocatore singolo), anche da una elevata rigiocabilità.
Sarà possibile scegliere tra tre classi differenti in cui specializzare il proprio personaggio: soldato, cecchino e medico. Ciascuna di esse avrà una propria abilità (da potenziare nel corso del gioco) che potrà tornare utile in diversi frangenti e consentire un approccio tattico alternativo per ogni situazione. Inoltre lo scenario e le situazioni che il gruppo andrà ad affrontare saranno sempre diversi e dipenderanno essenzialmente dalle abilità globali possedute dal team stesso. La difficoltà e le risposte della IA saranno calibrate di volta in volta sulla composizione della squadra, un aspetto molto interessante che potrebbe portare a una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire gli sparatutto in soggettiva e offrire ai giocatori svariate ore aggiuntive di divertimento.


La vera guerra si gioca online

La classica modalità online si preannuncia invece ancor più ricca rispetto a quella già accattivante del primo Resistance. Durante il PlayStation Day 2008, tenutosi a Londra lo scorso 6 maggio, Insomniac ha presentato alle varie testate giornalistiche (fra cui i nostri colleghi americani di GamePro) una versione dimostriva giocabile della modalità multiplayer, offrendo una prova su strada a tutti i presenti all'evento. La prima cosa che colpisce è la possibilità di trovarsi di fronte a partite con ben 60 giocatori, anche se questi (per ridurre la confusione che potrebbe derivare da un tale affollamento) verranno assegnati a team più piccoli che potranno essere formati da un minimo di quattro a un massimo di sei soldati. La CPU, inoltre, assegnerà a ogni squadra diversi obiettivi da portare a termine e si occuperà durante la partita della loro gestione. Ma le novità non finiscono qui: ci sarà la possibilità di accumulare dei punti extra uccidendo o comunque ferendo i soldati che presentano dei simboli ("2X", "3X", ecc) sopra la testa. Ovviamente a seconda che il bersaglio venga ucciso oppure solamente abbattuto si potrà vedere sullo schermo il punteggio (più o meno alto) totalizzato. Inoltre, attaccando simultaneamente lo stesso bersaglio anche la squadra potrà ricevere maggiori punti.
Dopo un briefing che informa la squadra appena creata dei propri obiettivi (solitamente riguardanti il "proteggere" o "conquistare" una certa zona del campo di battaglia o l'eliminazione di un preciso bersaglio), siamo pronti a gettarci nella mischia.. - Scotia, l'unica mappa messa a disposizione dagli sviluppatori per la versione dimostrativa, si presenta come una fitta foresta di sequoie del Nord California, in cui si trovano diversi edifici (rifugi, pompe di benzina, motel) sparsi per tutto il territorio, che richiamano alla mente un piccolo centro abitato.
Nonostante l'ambiente sia molto grande (o ampio) 60 giocatori non sono pochi, questo fa si che i giocatori si incontrino molto presto: senza troppi indugi ci si ritrova in mezzo a scontri a elevata intensità. Un'attenzione particolare a questo aspetto è stata posta dagli sviluppatori del gioco che, proprio per evitare una eccessiva confusione e dispersione dovuta alla presenza di un elevato numero giocatori in un partita, hanno studiato le mappe in modo tale da favorire frequenti scontri tra piccoli gruppi, piuttosto che poche ma immense "ammucchiate selvagge". Il sistema inoltre conduce i vari team di obiettivo in obiettivo, mantenendo alto il livello di concentrazione, grazie anche al complesso di premi e punteggi che vengono assegnati in maniera immediata, mano a mano che si feriscono oppure uccidono gli avversari (i bersagli che hanno sopra la testa i simboli prima accennati, "2X", "3X", ecc, ovviamente danno un punteggio più alto).
L'equipaggiamento a disposizione consta di diverse armi: Carabina, Bullseye, Auger, Minigun (nuovo) e Fucile a Pompa. I controlli prevedono l'utilizzo di R1 per il fuoco principale e R2 per il fuoco secondario (ad esempio, nel caso del Minigun , la proiezione di uno scudo difensivo), mentre L2 viene utilizzato per zoomare (o comunque per mirare in maniera precisa) e L1 per lo sprint.
Al termine della partita i punteggi raggiunti vengono riepilogati in statistiche, come avviene in ogni FPS-online che si rispetti. Nella versione definitiva del gioco queste statistiche verranno poi raccolte nei rispettivi profili giocatore che sarà al solito possibile creare e gestire mediante il sito ufficiale MyResistance.net, che continuerà a dare la possibilità di creare e gestire Clan. Pare quindi che anche per questo capitolo non mancherà un efficiente supporto alla comunità on-line, come fu per il primo Resistance.
Il gameplay è risultato immediato e coinvolgente, sicuramente all'altezza dei migliori titoli del genere, inoltre non si sono verificati rallentamenti o problemi dovuti alla connessione, anche se dovremmo attendere l'uscita ufficiale del gioco per valutare la reale presenza o meno di questo tipo di difficoltà e testare l'affidabilità dei server. Il comparto tecnico è risultato di buon livello (sicuramente migliore di quello del primo episodio) ma con ampi margini di miglioramento. Mancano comunque ancora cinque mesi all'uscita ufficiale del gioco ed è quindi presto per trarre conclusioni di questa natura, visto e considerato che ancora non sono state mostrate immagini significative della modalità giocatore singolo.
In un genere ormai inflazionato come quello degli sparatutto in soggettiva Resistance 2: the Rise of Man intende quindi stupire con una campagna in giocatore singolo e una in cooperativa ricche di novità, oltre che insolitamente longeve, e con una modalità multiplayer ancora più divertente e coinvolgente rispetto a quella del predecessore. Le premesse ci sono tutte, l'antipasto servito al PlayStation Day '08 ha ampiamente soddisfatto tutti i partecipanti al banchetto, facendo ben sperare anche per la realizzazione finale del gioco nel suo complesso. È ancora presto per trarre conclusioni definitive, ma la sensazione è quella di essere di fronte a un titolo che darà del filo da torcere a tutti i suoi "avversari" e che potrebbe a ogni modo spingere le vendite del monolite nero, che tanto punta su di esso.
 

Griffo

il cineasta ufficiale degli octohawk
3 Gennaio 2008
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Genoa
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secondo me il primo è stato bello solo xkè era il primo gioco uscito con la play, quindi in molti si son accontentati ^^ personalmente non mi è piaciuto il primo, e quindi non penso prendero il 2 asd
 
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