Il discorso è un po' più complesso. La saturazione nei confronti del sistema Inter-centrico (perchè questo è, sia da un punto di vista sportivo sia politico) è arrivata ai livelli di quella verso Moggi in un terzo del tempo (3 anni contro i 10 di Moggi). Se l'Inter respira un'aria negativa attorno a sè è figlia di quello che è accaduto nel corso di questi anni per voi scudettati. Tutto inizia con la nomina di Guido Rossi a commissario straordinario della Federcalcio, individuo questo già membro del CdA dell'Inter. Questa persona nomina una commissione di saggi che decidono unilateralmente di assegnare lo scudetto alla società di Moratti che autoproclama questa "vittoria" la vittoria degli onesti. Inutile ricordare lo scandalo passaporti falsi (risolta la questione col pagamento di una penale) e falso in bilancio con plusvalenze quantomeno dubbie(nulla di fatto) ed il pedinamento (con intercettazioni telefoniche) di Vieri (procedimento tuttora in corso). Vinto il mondiale, inizia il processo sportivo a carico delle società coinvolte. Al termine dell'iter legislativo (sportivo) si decreta la Juventus in serie B e la penalizzazione degli altri club coinvolti (Fiorentina, Milan, Lazio). Guido Rossi dà le dimissioni da commissario straordinario e diventa seduta stante presidente di Telecom Italia, società allora presieduta da Tronchetti Provera, già partner fondamentale per l'Inter col marchio Pirelli (e la partnership, come ben sapete, non si limita al marchio sulle divise). Quella stagione si chiude con la vittoria del campionato da parte dell'Inter (facilitata dall'assenza forzata di big come il Milan) su una Roma non ancora matura per competere a quel livello. L'anno seguente, con tutti che partono da 0, vede ancora la vittoria dell'Inter, in questo caso beneficiata da una lunga serie di errori arbitrali a proprio favore con alcune rare eccezioni (Juventus, 1-2 in campionato con gol di Camoranesi in fuorigioco). A tutto questo si aggiunge un atteggiamento arrogante ed indisponente da parte dei dirigenti nerazzurri che, come in questo caso, prendono la parte di Mourinho, che in questo caso è andato oltre la pubblica decenza. Atteggiamento questo più volte rivelatosi nel corso di queste stagioni specialmente in risposta a casi giuridici che vedono coinvolti l'Inter o suoi membri (colloqui con individui coinvolti in scommesse truccate, spaccio ecc. ecc.). In tutto questo si aggiunge un silenzioso atteggiamento da parte delle istituzioni pubbliche. A Torino, con p.m. Guariniello, è bastata una sparata di Zeman, atta non tanto a colpire la Juventus ma a sollevare il problema tuttora esistente, per avviare il processo per uso di sostanze dopanti da parte della società bianconera.
Simpa, come vedi mi sono astenuto da fare commenti, riportando quanto successo nel corso di questi anni. Sono il primo a dire che degli scudetti vinti sul campo, con aiuti più o meno grandi che fanno parte del gioco, non ci si debba vergognare. Il "problema" non è circoscritto alla questione arbitri, è un discorso più ampio e politico. Il sistema è Inter-centrico, volenti è nolenti. Siete il club più forte, sia sportivamente sia (soprattutto) da un punto di vista economico. L'Inter ha stufato, tutto qua.