Desidero anche io esprimere il mio pensiero e anche prendere le difese della Chiesa alla quale 'sento' di appartenere e visto che tanti di voi l'hanno attaccata o non hanno condiviso i pareri e i toni con i quali alcuni vertici ecclesiastici si sono espressi volevo provare a spiegare alcuni aspetti.
Visto che l'argomento è vasto e le possibilità di prendere direzioni e strade sbagliate è un pericolo reale e concreto mi limiterò a dialogare con quanti di voi hanno espresso le loro posizioni premettendo che io non ho la verità in tasca e non pretendo di averla. Alcune mie convinzioni sono però fortemente radicate in me e sono pronto a scommettere su di esse. Il tempo poi ci dirà chi si è battuto per una causa giusta e Vera e chi invece, per tanti motivi, ha intrapreso direzioni che solo apparentemente sembravano quelle giuste.
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Vorrei dibattere con voi uno dei temi del momento per confrontarmi sul caso di questa ragazza che c'ha lasciato ieri sera attorno alle 20.00 dopo 17 anni di inferno.
Il mio parere è che lo stato vegetativo non è vita, per casi come questi sono favorevole all'eutanasia. La vita, in quanto tale, implica di essere vissuta nel pieno delle proprie facoltà psico-fisiche. Per me un handicappato ha una vita normale seppur con difficoltà, una persona diversamente abile anche, ma una persona ridotta a vegetale e tenuta in vita artificialmente no...
Riposa in pace Eluana
Schifo per i falsi perbenisti,
schifo per il Vaticano...
Rispetto per Peppino Englaro
Ciao Eluana...
In primo luogo ti quoto per il
coraggio con il quale hai aperto questo thread.... e per la tua sensibilità nell'affrontare questo argomento. In un forum di videogiocatori e di appassionati del mondo ludico aprire una finestra su questi temi è a mio avviso sinonimo di grande sensibilità e attenzione.
Ti confesso che una delle cose che ieri sera mi ha maggiormente intristito è stata quella di vedere su molti canali andare regolarmente in onda trasmissioni come il Grande Fratello o X-Factor che possono piacere o meno ma a mio avviso erano nettamente fuori luogo in un momento come quello di ieri sera dove la morte di Eluana
ha colto di sorpresa tutto il paese. Di fronte a posizioni tanto diverse e toni tanto accesi con sconti anche violenti sapere che tante persone hanno invece preferito premiare trasmissioni come quelle sopra elencate premiandole addirittura con un boom di ascolti mi lascia davvero la bocca amara....
Poteva essere un momento di raccoglimento, un momento di indagine e di riflessione.
Invece per tanti è stato meglio osservare lo show del nulla, la fiera della banalità.....
Ma non voglio insistere e sopratutto non dare giudizi perchè so bene che la morte fa paura... sopratutto quella degli altri che ci costringe a pensare anche alla propria... e il divertirsi è da sempre una ottima strategia come insegna lo stesso significato etimologico del termine ovvero volgersi da un altra parte, in direzione opposta.
Lo show must go on ci hanno insegnato mentre bisogno primario e naturale dell'uomo è il compatire ovvero partecipare al dolore altrui.
Ma torniamo a quello che dici nelle tue parole coraggiose e bisognose di confronto :
tu dici che la vita vegetativa non è vita e non degna di essere vissuta.... meglio l'eutanasia per casi come questo.
Io invece ti propongo di riflettere circa l'abisso del male che rimane e rimarrà un mistero per l'uomo.
Non c'è solo la vita vegetativa... c'è la vecchiaia... c'è la malattia.... c'è il dolore.... c'è la sofferenza fisica che lacera le carni e il corpo... c'è la sofferenza morale che degrada lo spirito.
Insomma sappiamo bene quanto è grande il male che ci attornia e di fronte a questo l'uomo si trova misero e impotente... un vero mistero che ci porta a bestemmiare Dio ( ammesso che sia contemplato nella nostra visione della vita ) e il creato. E' l'abisso del male che rimane e rimarrà mistero per l'uomo e con il quale, da sempre, l'uomo si è confrontato.
Se dovessimo estremizzare con una provocazione ti direi che dovremmo ucciderci o praticarci l'eutanasia l'uno con l'altro in un estremo atto di pietà per il genere umano che vive situazioni di profondo dolore e disperazione.
La prospettiva che tu offri è quella di una vita dove possa esserci solo la gioia e la dignità di vivere in modo decoroso e tranquillo. E' l'aspirazione dell'uomo e
il suo fine ed è giusto che sia così ma purtroppo la realtà di questa vita ci dimostra che insieme alla gioia c'è anche il dolore, insieme alla felicità anche la tristezza. E' la nostra condizione umana e cercare, tra gli uomini, un giudice o un sovrano che si prenda la responsabilità di decidere quando una vita non è più degna di essere vissuta ci porta agli orrori che il mondo e la storia ci hanno già insegnato e fatto vedere.
E poi non dimentichiamo che ci sono persone che offrono le loro sofferenze per una causa superiore.
Quante volte nel passato ci sono stati esempi di persone che hanno donato la loro vita per la salvezza di altri.
Mi viene da pensare a Salvo D'Acquisto il carabiniere che si sacrificò per salvare da una rappresaglia nazista 22 persone innocenti.
Insomma se l'abisso del male è grande anche i vertici dell'eroismo umano appartengono al mistero e il sacrificio di uno per il bene di molti appartiene ad una sfera altrettanto insondabile.
Ci sono molte persone che vivono condizioni di sofferenza e il mistero che porta a donare le proprie sofferenze per il bene degli altri è una realtà altrettanto vera e concreta. Accettare serenamente il male e offrirlo per il bene degli altri è una delle prospettive che la Chiesa da sempre propone ai suoi fedeli. Sembra essere una cosa assurda e disumana ma se guardiamo attentamente non lo è. Occorre naturalmente una premessa fondamentale.... l'amore.
Per amore l'uomo è capace di fare cose che normalmente non farebbe. Per me.... padre di uno splendido bambino di 6 anni e mezzo offrire la mia vita per il suo bene rientra nelle naturali e umanissime scelte che ho messo in conto per la mia vita. Chi potrebbe scandalizzarsi di fronte a una mamma che soffre per il bene del proprio figlio ?
Nessuno perchè sappiamo che è guidata dall'amore. Così come ci sono persone che hanno un animo e una sensibilità particolare che per amore sono disposte a soffrire per il bene di altri.
Io naturalmente non so se il caso di Eluana appartiene a una di queste scelte.... probabilmente no perchè l'evento traumatico occorso nel fiore della sua gioventù è stato così repentino da non offrirle possibilità di scelta.
Ma rimane il dubbio... il legittimo e sacrosanto dubbio di sapere con esattezza se la condizione di Eluana era o meno accettata da lei stessa, se davvero lo stato vegetativo e irreversibile dichiarato dai medici sia effettivamente privo di emozioni, sentimenti e non degno di essere vissuto. Se in quella apparentemente inutile esistenza in realtà non si celasse una offerta di amore grande e insondabile.
Questi medici che
per primi si sono stupiti a vedere Eluana morire in modo così repentino e inaspettato ( quando invece ci avevano dichiarato che sarebbero occorsi giorni ) ma poi altrettanto rapidi a rassicurarci che in un quandro di salute compromesso come quello di Eluana non si ci si poteva aspettare che l'assenza di liquidi e di cibo le consentisse di vivere oltre....
Ma vi rendete conto... l'hanno chiamato sospendere la terapia dell'alimentazione.
Come se il bere e l'alimentazione fossero una terapia.... ben venga allora l'eutanasia come la proponi tu....
Una iniezione letale che almeno priva il corpo delle sofferenza che la privazione del cibo e dell'acqua comporta.
Ma Eluana non si accorgeva di nulla ci hanno detto.... ma la precauzione... la possibilità.... il dubbio rimane...
E se così non fosse... se Eluana invece provava qualcosa ? Sarebbe stata capace di comunicarcelo ?
Di farsi
grido che raggiungesse le nostre orecchie sorde ?
Pretendere di sfuggire sempre e comunque al dolore che ci attornia può essere una scelta davvero disumana anche in considerazione del fatto che tanti esseri prima di noi hanno provato questo dolore e hanno sopportato queste sofferenze.
Stiamo attenti ragazzi... stiamo attenti a compire passi che solo apparentemente sono frutto di pietà umana.
Talvolta si può celare e nascondersi ben altro e la tutela dei più deboli... dei più indifesi è un tema che credo ci possa accumunare tutti a prescidere dal proprio credo e dalle proprie convinzioni.
Anche io sono contro l'accanimento terapeutico... anche io sono convinto che l'uomo debba conservare la propria dignità di fronte alla propria morte. Sono convinto che di fronte a casi nei quali la tecnologia e le capacità della medicina di conservare in vita un corpo che si sarebbe in modo naturale spento si debba il coraggio di interrompere le forme artificiose. Ma questo caso non mi sembra proprio che rientri in una delle tali casistiche.
Riposa in pace Eluana
non so chi siano i falsi perbenisti sopratutto perchè non ho la capacità di sondare l'animo umano
rispetto per le posizioni del Vaticano... come hanno potuto esprimere la loro opinione i favorevoli alla eutanasia ritengo che anche i sacerdoti abbiano il diritto di esprimere la propria idea su questo tema che è la loro vocazione di vita.
Rispetto e compassione per Peppino Englaro
Rispetto e compassione per le Suore Misericordine che per 14 anni hanno assistito Eluana
domi e' stata una scelta del padre di non far mostrare la figlia ora...ma di farla vedere sempre e solo come era in vita...
per quanto mi riguarda credo che la soluzione migliore sia al raggiungimento della maggiore eta' firmare un testamento dove si dice cosa fare in casi gravi come questi..
cosi almeno ognuno e' libero di decidere cosa fare con la propria vita..
il problema e' che a parlare sono tutti buoni..berlusconi,napolitano il papa i vescovi e tutte quelle persone che hanno manifestato in piazza e che tutte le sera da 17 anni a questa parte andavano a dormire tranquille non sapendo neanche chi era eluana hanno mai pensato a quel povero padre che tutti i giorni per 17 anni ha sofferto vicino a quel letto di ospedale sperando che prima o poi la propria figlia morisse (anche perche' non c'erano speranze)...
questo e' quello che mi da fastidio...tutti moralisti..
io non dico che sia giusto togliere la vita ad una persona..ma quella secondo me non era vita e per di piu' cosi neanche il padre viveva...
Ma occorre anche chiarire che non basta che una persona richieda con la propria libertà di determinare il proprio destino. Molte cose posso determinare con la mia libertà che vanno contro la comunità che mi attornia e che si poterbbero rilevare dannosa per la stessa. E per questo che la comunità, uno stato, una nazione si tutela e prevede la coercizione della libertà di uomini che usano in modo errato la propria libertà.
Non possiamo affermare che chi si suicida compie un gesto di libertà personale al quale nessuno è tenuto a mettere bocca. La comunità è tenuta prima a cercare di salvare quella persona che tenta di uccidersi e poi a recuperarla alla pienezza della vita.... L'uomo non può che essere per la vita e non per la morte che lo ripugna naturalmente.
Anche il moralismo che dichiari convinto appartenere
a tutti i cuori di quanti hanno manifestato pubblicamente la loro opposizione non è da mettere in opposizione al sentimento del padre di Eluana. Sono modi diversi di esprimere la propria pietà di fronte alla sofferenza. E' molto difficile poter stabilire chi è il moralista e chi invece manifesta genuinamente, perchè magari 'vive' sulla propria pelle situazioni analoghe ed è arrivato a convincimenti diversi.
Il padre di Terry Schiavo che ha vissuto una analoga esperienza è giunto a conclusini e a convincimenti diversi.... possiamo tacciare anche lui di moralismo ? ... io non me la sento.
il fatto è che se si fosse miracolosamente risvegliata dopo tutto questo tempo purtroppo le sue funzioni celebrali sarebbero inesistenti...e secondo me vivere come un vegetale non è vita...
invece sono d accordissimo con te x il plauso a Beppino Englaro uomo di grande coraggio e tenacia che è stato ingiustamente massacrato mediaticamente parlando da quei 4 buffoni che si sentivano in grado di sentenziare sulla vita della figlia...
evito volutamente di parlare del lato politico della faccenda xchè mi hanno schifato sia a destra che ha sinistra...manica di papponi opportunisti...
Eppure ci sono delle persone che si sono risvegliate e che per primi hanno stupito i medici che li seguivano.
Saranno miracoli... saranno capacità inaspettate di recupero dell'organismo umano fatto sta che esistono.
E come detto il precedenza in casi come questi è la prudenza e il dubbio a doverci guidare.
Non ritengo che nemmeno il padre possa disporre della vita del proprio figlio...
Perchè la sua vita passa attraverso di lui.. è da lui donata ma non è sua proprietà.
Come può decidere della vita di un altro essere umano ?
Può la paternità dare il diritto di compiere scelte simili ?
KHALIL GIBRAN scriveva:
"I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benchè vivano con voi non vi appartengono. Potete donare loro amore, ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri.
Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro,
ma non farli simili a voi: la vita procede e non s'attarda sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L'arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinchè le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell'arciere; poichè come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco."
Pietà umana per questo padre afflitto dal dolore e da tanto tormento per vedere la propria figlia in quello stato.
Nessun giudizio sulla sua persona ma sulle scelte operate ritengo che possiamo e dobbiamo discutere.
Anche perchè quanto è successo è potuto accadere per una carenza nell'ordinamento della giustizia italiana che non contemplava casi del genere. E vani si sono poi dimostrati i tentativi per tamponare quella falla da parte dei politici che hanno fatto rincorse e lunghe sessioni quando magari sarebbe potuto bastare sospendere il sacro rito del weekend e operare le scelte il Sabato e la Domenica passati.
condivido le vostre idee...
lei stessa aveva dichiarato...parlando di un suo amico ke nel luglio 91 si era schiantato contro un muro...e come lei era entrato in coma irreversibile...che non avrebbe mai voluto vivere in quel modo...magari anche coscente e quindi percettrice del dolore dei suoi cari...ma in un letto di ospedale...immobile...paralizzata poichè è stata verificata la spezzatura della colonna vertebrale...quella non è vita... e anke le sue amiche lo avevano dichiarato in corte di cassazione del luglio 2008...dove la sentenza fu definitiva...qualora il tutore cioè il padre avesse deciso di "staccare la spina" tutto ciò sarebbe finito...
invece non ci sono state cliniche che hanno accettato il caso...un pò per inquietudine....un pò per il "ricatto" dell'attuale ministro alla salute che minacciò di chiudere qualunque ospedale avesse dato fine a quella vita...tanto dolorosa...ma pur sempre vita...dal punto di vista clinico... finke il 2 febbraio di quest'anno la clinica privata La Quiete decide di accettare il caso...e di sospendere il nutrimento alla povera eluana...ke ormai non era più una donna...di certo non felice come in quelle splendide foto ke stamane erano su tutti i giornali...ma era diventata uno strumento...di audiens per le televisioni...di copie vendute per i giornali...e poi di portavoce per tutte quelle persone ke come i cari di eluana hanno vissuto e vivono una tale tragedia...
il padre...uomo coraggioso...ha deciso di dare fine a un cammino ke molti non volevano finisse...anche se doloroso...
e invece...questa mattina davanti la clinica c'erano scritte contro quell'uomo così forte...che aveva lottato...e che aveva raggiunto quell'amara vittoria...
il Papa in seguito alla morte di Eluana stigmatizza il fatto...ne fa un problema di fede...non si può dare fine a una vita...anche se quella persona è in coma vegetativo...e invece quanti preti...quante persone del mondo clericale sono pedofili...tanto per nominare una dei tanti fatti letti sui giornali....
io avrei sperato nel risveglio di eluana....perchè come già detto da tato si sono trovate tante soluzioni alle malattie che prima facevamo morire....avrei sperato ke napolitano avesse firmato quel decreto legge...ma per lui era anticostituzionale...perchè l'articolo 77 per la quale potevano essere proposti decreti legge dice che bisogna che il decreto parli di un caso NUOVO,NECESSARIO E D'URGENZA...e il caso di Eluana non era nuovo...dal luglio 2008 la cassazione si era esposta...poi le cose sono cambiate...il governo ha presentato un disegno di legge...avrei sperato che Eluana avesse resistito quanto sarebbe bastato per salvare la sua vita...ma era troppo fragile...e non ce l'ha fatta...posso solo dire che mi vergogno per quelle persone ke hanno strumentalizzato questa causa...essere rappresentata da delle persone ke si insultano tra di loro non capendo quello ke stava avvenendo...e ke di li a poco sarebbe termintato...
il mio discorso è un pò contorto...non so se si capisce...posso solo dire che mi dispiace per Eluana...avrei sperato per lei una fine diversa...ma quella fine è arrivata...capisco come si sentono i suoi cari...l'ho passata sulla mia pelle....
CIAO ELUANA.............
Sapessi cara Vale quante cavolate ho detto e ho fatto io quando avevo vent'anni...
Ma davvero pensi che a quell'età si possano dire e pensare cose delle quali, successivamente, non ne pentiamo e vergognamo ?
Nel caso di Eluana poi non si trattava di staccare la spina.... il suo corpo non aveva bisogno che di nutrimento.
Nessuna macchina per la respirazione.... nessuna terapia farmaceutica.... nessuna spina da staccare.
Hanno detto che Eluana era morta 17 anni fa.... e poi non hanno, per volontà del padre, fatto vedere Eluana come era oggi.... quel corpo si era trasformato... era invecchiato e abbruttito come tutti noi..... non era vivo ? ... non era in metamorfosi per passare come noi tutti da uno stato di vita all'assenza di essa ?
Veramente il padre un uomo coraggioso.... di fronte a tante richieste... di fronte a lettere di persone che hanno vissuto la sua stessa tragedia come il padre di Terry Schiavo che li chiedeva di soprassedere dalla sua decisione ha trovato la determinazione per portare la sua decisione fino alla fine.
Sicuramente io non posso essere in grado di esprimere giudizi e pareri sul suo operato....
Non ho la presunzione di potermi nemmeno accostare difronte alla tragedia che lo ha colpito.
Ma permettetemi di farvi notare che oltre al volto del Papa che molto vi disgusta, o a quello dei preti pedofili
che credo sia ben chiaro che così facendo si mettono contro e in opposizione a quel Vangelo che dicono di predicare ci sono anche altri volti della Chiesa. Quello delle religiose che con amore e dedizione hanno accudito Eluana per 14 anni. Quelle suore che con l'animo devastato hanno visto portare via Eluana dalle loro amorevoli cure ben sapendo che non l'avrebbero più rivista.... quelle suore che in un gesto disperato di umana pietà hanno somministrato al corpo ormai ridotto a vegetale di Eluana una quantità superiore di acqua durante gli ultimi giorni di permanenza nella loro struttura....
Io credo che il vero volto della Chiesa sia nell'operato di quelle suore nella loro speranza... nel tentativo estremo di dargli un viatico che potesse essergli di aiuto di fronte alle sofferenze che avrebbe affrontato... nelle loro preghiere e nel loro dolore alla notizia della morte di Eluana affidando a Dio la sorte di questa creatura.
Io credo che il vero volto della Chiesa sia quello che ci infonde speranza e fiducia anche nei momenti più dolorosi della prova e del dolore. Che
non cessi di richiamarci al bene dell'uomo e alla vita
anche quando pretendiamo di possedere in mano le conoscenze del bene e del male.
Quando l'uomo sà che cosa è giusto fare... quando l'uomo sà dove è il bene per se stesso e dove è il male da evitare... talvolta proprio in questi casi è vittima di se stesso...
Ricordate ? ... l'albero del bene e del male .... il frutto della conoscenza gustoso e bello nell'aspetto, il serpente che invita a cibarsene perchè sarebbero diventati simili a Dio.
Certo c'è da stare davvero attenti... c'è da cercare con prudenza a discernere il bene dal male perchè la troppa sicurezza, il fidarsi ci può portare a dei grossi danni.
Probabilmente sono antichissime tradizioni ormai in disuso... retaggi di un passato ormai ancestrale.
Ma qualcuno sostiene che dalle pagine di quel libro, anzi di quei libri, ci sia il manuale d'uso dell'uomo.
Una sorta di compendio e di istruzioni per poter trovare dei riferimenti alla propria vita.
Concludo dicendo che Eluana non sarebbe dovuta morire.... non sarebbe dovuta morire così.
Mi rattrista vedere che una giovane donna per la nostra politica, per i nostri magistrati, per il nostro primo cittadino valgono meno di un ideale, una legge, una costituzione.
La Chiesa mi ricorda che la politica è per l'uomo, la legge è per l'uomo.... perfino la costituzione è per l'uomo.
La responsabilità per chi poteva salvarla è grande.... la sconfitta è di tutti....
Non giudico l'operato dei giudici, del padre o del nostro presidente.... dico solo che Eluana non avrebbe dovuto morire così....
morta da sola senza il conforto del padre accanto...
senza le suore che la hanno accudita per anni ogni giorno e che se un barlume di coscienza le era presente le avrebbe sentite amiche e vicine.
Morta nelle polemiche e probabilmente in un vuoto legislativo che sarà presto colmato e che renderà il suo caso unico.
Sarebbe cambiato se fosse morta nella stanza che l'ha celata ai nostri occhi e alle nostre coscenze per tanti anni ? Sarebbe cambiato se non fosse stato un anomimo infermiere di passaggio ad accorgersi della sua dipartita ? Sarebbe cambiato se non fosse stata privata della 'terapia dell'alimentazione ? Sarebbe cambiato se fosse morta chissà quando tra le amorevoli cure delle sorelle che si erano offerte di mantenere, a proprie spese, la permanenza nella loro struttura ?
... io dico di sì
sarebbe cambiato.
ADio e ti abbraccio Eluana nella speranza di rivederti quando tutto sarà passato e la gioia sarà di nuovo impressa sul tuo volto e in quello di quanti ti hanno voluto bene