Come al solito il buon Terra ispira riflessioni profonde.
però mi permetto una considerazione.
vedi, caro terra, le tue argomentazioni sono anche condivisibili, ma DA UN CERTO PUNTO DI VISTA. ora, tralasciando le considerazioni di carattere politico e sociale che si possono fare su questa vicenda, io vorrei ragionare da un punto di vista prettamente umano.
il libero arbitrio, a mio modo di vedere, è l'unico valore imprescindibile di una società moderna. è un principio equo. ognuno di noi deve avere il diritto di poter disporre della sua vita come meglio crede, questo fino a quando le sue scelte non influenzano la vita altrui. in altre parole, il concetto è che io sono libero, e la mia libertà finisce dove comincia la tua.
ora si aprono due diverse linee di pensiero:
da una parte dobbiamo considerare il diritto di una persona di poter decidere liberamente della sua vita. otherwise, dobbiamo prendere atto di come e quanto lo Stato, inteso come entità e al di fuori di ogni connotazione politica, abbia il potere di interferire con tali scelte. ma ancora più importante, seguendo questa seconda considerazione, è che lo stato HA DA ESSERE LAICO. e questo c'è scritto nella COSTITUZIONE.
vedi, tutto quello che tu dici è permeato da un senso di religiosità che va profondamente rispettato, ma che non può essere considerato da un punto di vista sociale. questo perchè la tua spiritualità, da cui discerne la tua "filosofia di vita", la tua scala di valori e principi, sono profondamente condizionate dal tuo credo, dalla tua fede.
ma chi quella fede non ha, o chi ne ha una diversa (musulmani, buddisti, atei [si, anche loro hanno una fede in qualche modo]), ha lo stesso tuo diritto di decidere del suo destino.
quella che per te è vita, per altri è dolore. quella che per te è partecipazione, per altri è disperazione. se io intendo la vita come comunicazione, condivisione, partecipazione (la splendida frase di gaber: "la libertà è partecipazione"), nel momento stesso in cui vengono a mancare tali presupposti, posso ritenere che la mia non è più vita. e devo poter essere libero di farlo.
la chiesa può esprimere il suo dissenso, ma lo Stato non può esserne influenzato. tu puoi esprimere il tuo dissenso, ma non puoi impedire ad altri di seguire il loro percorso, perchè, in questo caso, il loro percorso e la loro scelta di interrompere il cammino non influisce sulla tua vita, non condiziona la tua esistenza, e rientra dunque nel campo del LIBERO ARBITRIO.
io non ne faccio una questione di giusto e sbagliato, è una questione troppo delicata e personale, dipendente dalle circostanze, non generalizzabile. difendo invece con tutte le mie forze la possibilità di scegliere, il diritto di esercitare la mia LIBERTA'.
Io vorrei richiedere a tutti voi se invece il volto materno della Chiesa non sia proprio in quelle sorelle che a mio avviso hanno sofferto ( e quì qualcuno si straccerà le vesti per bestemmia ) non meno del padre di Eluana.
Nel Vangelo si legge che non chi proclama il Signore si salverà ma chi compie le opere di Dio.
Le parole sono importanti ma la fede si regge sulle opere di carità....
Insomma vorrei che diceste la vostra anche su quelle suore....
Non pensate che il volto della Chiesa possa essere anche nel loro silenzioso operato ?
certo. alle suore va tutto il mio rispetto e la mia ammirazione. ma le suore non si possono sostituire, nell'affetto e nel dolore, ad un padre ed un a madre. la fede si regge sulla carità? bene, allora dov'è la pietà cristiana?? perchè, come qualcuno ha già detto, il Papa Giovanni Paolo ha avuto il diritto di morire nel suo letto e invece eluana doveva vivere per sempre nella sofferenza???
Persone dichiarate in coma vegetativo permanente tornare ad aprire gli occhi alla vita e a rispondere in forme diverse agli stimoli. Il loro coma non è più irreversibile ma sono tornati a una forma meno grave.
E non si tratta di miracoli... si tratta di scienza che accetta i propri limiti della propria ignoranza e non pretende che con le attuali conoscenze siamo arrivati all'ultimo gradino della scala medica.
ma se ance fosse vero, e nessuno lo può sapere (rientreremmo ancora una volta nel campo della fede, anche se fede nella scienza), ancora una volta io HO IL DIRITTO di scegliere se aspettare e sperare, oppure cedere.
Insomma... la realtà delle cose è che a Eluana sono stati sottratti cibo e acqua e questo a mio avviso non è ammissibile.
c'è una differenza sostanziale tra alimentazione e nutrizione. il sondino idrata e fornisce proteine, ma è quanto di più lontano si possa immaginare dalla alimentazione. alla prova dei fatti, eluana non si alimentava da 17 anni. questo lo sostiene il consiglio dei primari italiani di terapia intensiva (presente l'altra sera in tv il presidente), che ha ben spiegato la differenza tra nutrizione e alimentazione, e che ha sostenuto che parlare di alimentazione è fuorviante, perchè si cade nel "l'hanno fatta morire di fame". cosa che assolutamente non è vera.
La fede cristiana dovrebbe essere in primo luogo fede alla persona di Gesù Cristo dal quale prende il nome.
Possiamo non credere a Gesù... in tanti non gli hanno creduto e come tu stesso sai bene la sua ultima volta ha fatto una brutta fine... morto sulla croce. Non ha imposto la sua idea con nessuno....
[cut]
La Chiesa dovrebbe avere come ruolo principale quello di portare la Parola di Dio alle persone. Raccontare i fatti del Vangelo. Parlare dell'amore.
fra i compiiti della chiesa, dunque, non mi pare sia compresa l'ingerenza politica, l'attacco alle istituzioni (presidente della repubblica), fino alle dichiarazioni che la legge di Dio è superiore della legge dell'uomo (ma qui siamo al fondamentalismo!!!!! che differenza ci sarebbe con l'Iran, se valessero queste affermazioni????)
Non c'è solo la vita vegetativa... c'è la vecchiaia... c'è la malattia.... c'è il dolore.... c'è la sofferenza fisica che lacera le carni e il corpo... c'è la sofferenza morale che degrada lo spirito.
finchè io posso condividere con qualcuno, financo la sofferenza, sarei anche d'accordo con te. ma quando rimane solo la sofferenza??? quando non possiamo parlare, sentire, gioire, piangere, sperare, pensare...cosa rimane della vita, se non il dolore che diamo ai nostri cari???
per come la vedo io, nessuno meglio dei miei cari conosce le mie motivaizoni, il mio essere, il mio stato d'animo, il mio sentire, le mie volontà. nessuno meglio di chi ama più di se stesso può decidere per me. questo, sicuramente, non nella certezza, non nella facilità e leggerezza d'animo. ma nella profonda sofferenza e dolore e disperazione....
ma comunque, nessuno meglio del padre poteva conoscere le volontà di eluana. cereto non le suore, cereto non la chiesa intesa come entità, certo non lo Stato, il governo, fino al nostro presidente e ai suoi vaneggiamenti..."eluana potrebbe avere figli"...
questo è quello che penso, se ci toglono il LIBERO ARBITRIO, è la fine della democrazia.