ma che ti è successo doflin?
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è molto lunga da raccontare... provo a dirla in breve:
eravamo entrati nel relitto a - 39 che già mi sentivo strano ... ma l'emozione era tanta...
Era una settima che ci preparavamo a quella immersione in quel mitico relitto. Il ero il più basso in grado di un grupo di sei persone + 2 accompagnatori francesi (in pratica ero l'unico non essere istruttore).
La discesa nel blu... e a 25-30 metri compare la nave.. immensa... che emozione.
Una volta scesi al secondo livello della nave a - 49 inizio ad avere problemi più seri (respiro a fatica, lacrime che riempiono la maschera, sento freddo sempre + intenso e incomincio a vivere al rallentatore....).
Comunico la cosa al mio compagno il quale mi fa notare che da una fessura sul mio octoplus stava rapidamente fuoriuscendo l'aria della bombola. Eravamo a -50 e solo con la sua bombola non ce l'avremmo fatta a fare tutte le tappe di decompressione. Mentre ragionavamo di ciò perdiamo gli altri. Usciamo da uno squarcio laterale. La corrente è cambiata ed è molto più forte. La visibilità quasi nulla per la sabbia alzata dalla corrente. Questi momento sono durati una decina di minuti ma a me sono sembrate ore! Ore nelle quali ho pensato che era finita. La mia vita era finita li.
Riusciamo a raggiungere il ponte della nave a -38. Grazie al mio compagno. Io ormai mi muovevo poco e respiravo dal suo erogatore di riserva.
Poco dopo abbiamo incrociato il resto del gruppo che ci stava cercando. A turno mi hanno fatto respirare dai loro erogatori di riserva mentre facevamo le tappe in risalita.
Una volta sulla barca e dopo essermi tranquillizato, il mio compagno mi ha detto che avevo perso i sensi due volte... la prima nel relitto, dove cadendo ho urtato l'octoplus danneggiandolo.... ed io ancora non me lo ricordo.
Una settimana dopo ho voluto rifare un'immersione per non farla diventrare una fobia ma sotto i 25-30 metri non scenderò mai più.